Di seguito si illustra, sommariamente, come funziona la fisiologia fonatoria, in modo da far prendere coscienza della voce come vero e proprio strumento.
«La voce è il prodotto della vibrazione delle corde vocali. Le corde vocali, poste nella laringe, vibrano al passaggio dell'aria che dai polmoni viene spinta fuori mediante i muscoli del diaframma. La voce acquista un timbro particolare in funzione della struttura e lunghezza delle corde vocali, ma anche di tutte le altre parti che modificano l'apparato fonatorio: gola, palato, denti, naso, labbra, muscoli facciali etc. La voce prodotta dalle corde vocali, infatti, assume risonanze diverse e viene amplificata dalla bocca che fa da cassa armonica.
Quello che interessa a noi narratori è la possibilità di ottenere voci differenti anche senza modificare l'uso delle corde vocali, ma solamente sfruttando questa risonanza e cambiando la posizione della bocca nel parlare. Così, spostando le labbra in avanti, oppure facendo una smorfia di fianco, o ancora mostrando i denti è possibile ottenere voci differenti per caratterizzare i personaggi. Provare per credere!
Alla cura della voce va posta una grande attenzione: eventuali segnali di stanchezza o di stress delle corde vocali (irritazione, dolore, abbassamento della voce) vanno subito sottoposti all'attenzione di un foniatra e curati anche con l'aiuto di un logopedista, per impostare al meglio l'uso dello strumento privilegiato nel campo della narrazione».
Estratto dal lavoro di tesi di Luciano Gottardi sulla narrazione biblica.