Ogni anno, in una sera della settimana precedente alla Settimana Santa, possiamo rivivere la Cena Ebraica in famiglia, tra noi o allargandola ai parenti, alle famiglie di amici, al gruppo famiglie di cui facciamo parte. É un modo molto efficace di prepararsi al Triduo e alla Pasqua per via esperienziale, rivivendo il contesto in cui Gesù ha istituito l'eucarestia e si è volontariamente offerto per noi trasformando una situazione di tradimento, senza via d'uscita, in un atto di dono. Questo può l'amore!
Nel libretto da scaricare trovate descritto il significato della proposta, i gesti da compiere, le parole da dire, i canti e anche il cibo da preparare.
LIBRETTO
Questo libretto è impostato per guidare una cena principalmente con adulti. Ma se ci sono dei bambini, bastano dei piccoli accorgimenti per rendere molto significativa anche per loro questa esperienza. Eccone alcuni:
- Per creare il clima giusto, per spiegare in modo non didattico i segni utilizzati nella cena e, infine, per trasmettere l'idea che si tratti di un memoriale, e quindi di una celebrazione attraverso cui non solo si ricorda, ma in cui si rende attuale per noi, oggi, quello che si sta celebrando, vi suggeriamo di realizzare un "salto nel tempo" che ci renda contemporanei agli avvenimenti di cui si parla. Ecco come :
- Per raccontare la storia del popolo di Israele con parole nostre (a pag. 9 del libretto), possiamo basarci su questo estratto del "Racconto della Bibbia in 30 minuti" scritto da Luciano Gottardi ;
- Verso la fine della Cena potete inserire la canzone "Alla fiera dell'est" perché essa è proprio il riepilogo della storia di Israele. Il significato delle varie strofe potete leggerlo qui . È sufficiente dire ai bambini chi rappresenti ogni personaggio senza dare tutta la spiegazione. Il canto ravviva, però, la loro attenzione.
- Possiamo sostituire i canti proposti nel libretto con altri più vivaci. Per il canto finale di annuncio della Pasqua cristiana, ad esempio, molti bambini conoscono "Le tue mani son piene di fiori".
